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Trovata una lupa morta sull’Appennino Ligure Piemontese

Il Guardiaparco Ferrando Germano mi ha segnalato una femmina di lupo (Canis lupus italicus) trovata priva di vita, probabilmente investita da un automobile nella notte tra mercoledì 21 marzo giovedì 22 marzo nel tratto della SP456 fra Gnocchetto (AL) e Rossiglione (GE). Una zona ricca di biodiversità che si trova non distante dal Parco del Beigua e dal Parco di Capanne di Marcarolo. Il corpo della lupa verrà presto trasferito all’Università di Torino per capire con certezza le origini della morte.  Le foto sono state scattate da colui che ha trovato il corpo, Matteo Chiappino, che ringrazio.

Si tratta della seconda femmina di lupo deceduta nel giro di pochi giorni in Liguria, il 9 marzo infatti ne fu trovata un’altra (forse investita a sua volta da un’automobile) in località Neirone (GE).

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Attenti al lupo

Venerdì 9 marzo si è svolta nella biblioteca pubblica di Novi Ligure, sede del centro comunale di cultura G. Capurro, la conferenza dal titolo Attenti al Lupo, a cura di G.E.A. Animal’s Land Onlus, associazione che si occupa della protezione degli animali, rappresentata dalla sig.ra Fiammetta Bollero,  con Paolo Rossi, fotografo di fauna selvatica e naturalista che da anni svolge attività di monitoraggio e salvaguardia del lupo vivendo a stretto contatto con il territorio, e M.Grazia Gavazza rappresentante della sezione C.A.I. di Novi Ligure.

Durante l’incontro si è parlato del ritorno naturale del lupo appenninico (Canis lupus italicus) nei nostri luoghi, o meglio, nei suoi luoghi, ossia in quell’ecosistema che corrisponde ai boschi ed alle praterie della catena appenninica ed alpina da dove  era scomparso in passato a causa della persecuzione dell’uomo perpetuata nei secoli nei confronti di questo predatore per via delle leggende e delle credenze popolari che lo hanno ingiustamente dipinto nell’immaginario collettivo come un animale pericoloso e da estirpare in quanto emblema di aggressività  e di tutto ciò che è selvaggio ed elude dal controllo dell’essere umano sulla natura.

Il giovane fotografo e documentarista Paolo ha illustrato le sue fotografie e filmati raccolti durante gli anni di appostamenti nell’entroterra ligure e non solo, ed ha spiegato al pubblico le modalità del suo lavoro di fotografo naturalista, attività che lui stesso paragona a quella degli antichi lupari di un tempo, ma con la differenza che al posto del fucile egli utilizza una macchina fotografica reflex per immortalare questi splendidi animali nei suoi meravigliosi scatti.

La conferenza è proseguita con gli intereventi dei vari relatori che hanno ribadito che nonostante tutto permane ancora da parte di alcuni un sentimento di avversione nei confronti del lupo dovuto soprattutto ad una scarsa o poco approfondita conoscenza in materia.

Ma oggi come un tempo il  motivo concreto di attrito nella convivenza tra uomo e lupo va ricondotto al mondo dell’allevamento e della pastorizia con la differenza che rispetto al passato ora abbiamo a disposizione ulteriori sistemi di prevenzione dagli attacchi di lupo,  come le recinzioni elettrificate, da affiancare al sempre efficiente ed intramontabile cane da guardianìa.

“Il lupo non deve essere visto come un problema ma al contrario come una risorsa a livello naturale e turistico” ha affermato M. Grazia Gavazza “Molte associazioni come il C.A.I. e gli enti parco promuovono ormai da anni un turismo responsabile legato all’educazione ambientale ed alla conoscenza, per esempio con la realizzazione di escursioni tematiche ed  attività outdoor con guide specializzate, in modo da offrire un’occasione per unire un momento di piacevole relax ad una esperienza didattica e scientifica.”

Luca Serlenga

Chiusura mostra “Lupi di Liguria” al MuSel

La mostra “Lupi di Liguria” si è conclusa. Ringrazio Il MuSel di Sestri Levante, il comune di Sestri Levante. Tutte le persone gentili, curiose e disponibili che lavorano/collaborano nel e con il MuSel. Grazie al giovane “Luparo” Simone Giosso che ha impreziosito la mostra con un suo poetico scatto di “una coppia di lupi liberi”. Ringrazio tutte le persone che hanno visitato la mostra e partecipato a una o più conferenze. Grazie a chi mi ha sostenuto accaparrandosi una delle 500 copie di “Incivili”, sarà mia premura (come sempre) investire le mie energie nel “cercare i lupi” – “combattere il bracconaggio” – e “divulgare” nelle zone dove il ruolo del lupo nel nostro ambiente, non è stato ancora compreso a pieno.

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La terra in 24 ore! (Nat Geo)

L’Uomo? Meno di un pidocchio! Se paragonato all’intera storia del Pianeta Terra
(“Cronistoria della Terra, in 24 ore” dal National Geographic Italia – Marzo 2018)

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Facciamo un piccolo esperimento. Per quanto ne sappiamo, la Terra è nata circa 4,5 miliardi di anni fa. Allora fissiamo l’ora zero nel momento della formazione del pianeta e immaginiamo di raccontare il film della vita sulla Terra come se questi 4,5 miliardi di anni durassero appena 24 ore. La vita sulla terra ha origine, minuto più minuto meno, alle 3.44, ma i primi organismi pluricellulari si sviluppano solo dopo mezzogiorno, verso le 12.50. Per veder evolvere la riproduzione sessuata dobbiamo aspettare fino alle 18, o poco più. Il nostro film comincia a diventare un pò meno monotono tra le 20.58 e le 21.15, quando in rapida successione fanno irruzione sulla scena artropodi e pesci. Alle 21.30, sorpresa: solo ora vediamo apparire le prime piante terrestri. Un’altra mezzora e si presentano gli anfibi, i primi animali capaci di vivere almeno in parte sulla terraferma, seguiti dai rettili, verso le 22.17. Alle 22.48 è l’ora dei dinosauri, che dominano il pianeta. La pacchia dura quasi un’ora, fino alle 23.40. Nel frattempo si sono affacciati i mammiferi (22.56) e gli uccelli (23.12). Negli ultimi minuti il film accelera a una velocità ubriacante. Alle 23.55 e 30 secondi è il momento delle prime grandi scimmie, dalle quali i nostri antenati si separano intorno alle 23.57 e 45 secondi. Il genere Homo nasce alle 23.59 e 12 secondi. In un sospiro di sollievo, Homo sapiens spunta a 4 secondi dalla fine e lascia l’Africa quando mancano 1,3 secondi. Solo a 23 centesimi di secondo dall’epilogo questa specie ingegnosa inventa l’agricoltura. E a meno di 4 millesimi di secondo dalla mezzanotte esplode la rivoluzione industriale. Dovrebbe essere abbastanza da capire che la Terra non appartiene esclusivamente a noi. Marco Cattaneo, Direttore Nat Geo Italia

Marzo/Aprile Mostra sul Lupo a Scarperia-Megello (Toscana)

Mostra fotografica itinerante “INCIVLI”

Dal 15 Marzo al 6 Aprile Scarperia (FI) Nuovo Cinema Garibaldi

E dal 6Aprile al 30 Aprile Sesto Fiorentino (FI)

Paolo Rossi e Associazione Arzach (http://www.arzach.it/)

15 Marzo Inaugurazione della mostra e conferenza

dalle 20.00 in poi al “Cinema Teatro Garibaldi”

16 Marzo (mattino) Le scuole incontrano l’autore

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